Clienti che non pagano: come difendersi legalmente

I clienti che non pagano sono uno dei peggiori incubi degli imprenditori e liberi professionisti. Un cliente che non paga consiste in una fonte di stress anche psicologico e personale, oltre che in un danno economico non di poco conto, specialmente quando si debbano anticipare delle spese importanti per il lavoro.

Non stupisce quindi che moltissime persone vogliano sapere come difendersi dai clienti che non pagano.

La regola base è sempre quella di cercare di mantenere la calma, per non compromettere le sorti di un rapporto che, in molti casi, può essere sistemato. Avere pazienza, anche se comprendiamo che a volte sia difficile, è quindi necessario.

Ecco quindi la scaletta dei comportamenti da tenere in modo impeccabile se un cliente non paga.

Inviare un sollecito verbale

Se dopo qualche giorno dalla prestazione del servizio (o meglio ancora, se avevate stabilito una data per il pagamento) il cliente non ha ancora saldato, non siate mai aggressivi. Potrebbe anche essere semplicemente successo che il cliente si sia dimenticato, non è mai bene partire prevenuti. Una telefonata, una e-mail gentile e dal tono conciliante che ricordi l’importo da saldare, è il passo migliore da fare.

Il sollecito di persona

Se il sollecito verbale, dopo un ragionevole lasso di tempo, non ha ancora prodotto alcun effetto, allora è meglio presentarsi di persona. Cerca di ottenere un incontro diretto, anche per farti un’idea in prima persona della situazione del cliente. Avvisa il cliente del ritardo e, sempre in modo gentile, spiegagli che attendi il saldo puntuale, così come puntualmente hai prestato il servizio.

Il sollecito scritto

Se neppure questa fase ha funzionato o se incontrare di persona il cliente è impossibile, è ora di passare alle maniere… tacciabili. Invia una e-mail ufficiale o una raccomandata con ricevuta di ritorno perché non vi sia alcuna incomprensione o fraintendimento successivo. Richiedi chiaramente, e sempre educatamente, il pagamento: questa è la prova legale (semmai ve ne fosse bisogno in seguito) del fatto che non sei stato pagato per tempo ed hai inutilmente provveduto al sollecito.

Passare alle vie legali

Se neppure la raccomandata o la mail Pec ha prodotto nessun risultato, valuta di rivolgerti ad un avvocato. Questa è la soluzione più scomoda, dovrai valutare se conviene economicamente rivolgersi ad un legale o meno. Ovviamente ti costerà in termini di tempo e di denaro.

Tieni presente che, se sei arrivato a questo punto, forse è ora di cambiare l’impostazione del pagamento, ad esempio stabilendo chiaramente un acconto (magari del 40 o 50%) a inizio lavoro, almeno per anticipare le spese.

In questo modo potrai eliminare da subito quei clienti che non sono minimamente disposti a pagare sin dall’inizio della collaborazione (e purtroppo esistono) e in caso le cose vadano male, non avrai perso l’intero importo del lavoro. Non avere paura a rifiutare quei clienti che non ti convincono e che immagini potranno darti problemi nella fase del pagamento: non vale davvero la pena rimettere soldi, tempo e anche energie e stress per persone simili.